Viaggio dentro la Chiesa di San Rocco

Il Campo Santo del Cimitero di Montereale Valcellina può vantare una delle perle indiscusse del patrimonio artistico, storico e culturale friulano: è la Chiesa di San Rocco.

Vista da fuori, c’è da scommettere che l’aspetto umile e le forme semplici possono certamente trarre in inganno non solo l’osservatore casuale, ma al suo interno la sacrestia ospita alcune pregevolissime opere del Calderari, nome d’arte di Giovanni Maria Zaffoni, pittore di Pordenone attivo in epoca rinascimentale.

Gli affreschi del Calderari

Prima di essere dedicata a San Rocco la chiesa, che risale probabilmente al secolo V, era stata intitolata a Santa Maria Assunta. Questo è coerente con la commissione affidata al Calderari, che tra il 1560 e il 1563 affrescò l’abside con scene dedicate al tema della Vita di Maria. Il Calderari fu anche autore responsabile della pala dell’Assunta, che purtroppo l’artista non riuscì a completare prima della sua morte.

L’ispirazione dai testi apocrifi

Gli affreschi all’interno della chiesa di San Rocco si soffermano su tutte le scene principali del ciclo mariano, ma è curioso notare come alcuni episodi siano trattati prendendo spunto non dai vangeli canonici ma dai testi apocrifi. In particolare, la Nascita di Maria si rifà alla versione presente nel Protovangelo di Giacomo (5,1), mentre la Fuga in Egitto è memore della descrizione contenuta nel Vangelo dello Pseudo Matteo.

Il resto degli affreschi affronta il tema della Rivelazione. Si possono riconoscere scene prese dal Vecchio Testamento (Caino e Abele), santi, profeti figure appartenenti al mondo pagano (le Sibille) e al novero dei Padri della Chiesa.

24 Jan 2020